Calendario

| sabato, 10 marzo 2018 |
Evento globale

Bari - Lab. di Teatroterapia condotto da Chiara Germanò

sabato 10 marzo, 09:00 » domenica 11 marzo, 18:00

STORYTELLING E DRAMMATIZZAZIONE: RIFLESSIONI E APPLICAZIONI IN TEATROTERAPIA 
AREA CRESCITA PERSONALE

La forte valenza formativa della narrazione si trova soprattutto nel consentire al soggetto di riflettere sui vissuti cognitivi e affettivi. Il vertice narrativo può poi venire assunto nelle sue diverse declinazioni, perché si può raccontare non solo con la parola, ma anche con il corpo (le azioni, il gesto, il movimento, la mimica), così come con le immagini, la musica, i suoni, oppure ancora, attraverso la scrittura. Possono essere tutti strumenti di un’istanza narrativa sottostante, alla base della quale è possibile riconoscere un bisogno costitutivo dell’essere umano, la narrazione, uno dei nostri fondamentali modi di conoscere, di entrare in relazione, una dimensione costitutiva del nostro pensiero, della nostra esperienza del mondo e di noi stessi, la nostra identità narrativa. L’uomo costruisce e ricostruisce i propri mondi narrandoli: il narrare riveste perciò fondamentale importanza nella ridefinizione continua della propria identità. Nel corso della vita non facciamo altro che raccontare noi stessi attraverso storie che rappresentano dei veri e propri atti narrativi in quanto frutto di operazioni attive di organizzazione ed elaborazione dei diversi episodi che riteniamo più importanti per la nostra vita. Tale operazione nasce non solo dall’esigenza di raccontarci all’esterno, ma dal desiderio di raccontarci a noi stessi, dalla necessità di dare un senso a ciò che ci accade, collegando i diversi eventi che costellano la nostra esistenza lungo una dimensione spaziotemporale. Sono le storie che le persone raccontano e si raccontano della propria vita a determinare il significato che loro stesse attribuiscono alle esperienze vissute. Le esperienze che l’Io compie danno forma all’identità, narrarle dà loro un senso, le inserisce in un contesto, in un tempo e quindi in una storia già esistente. Narrare rappresenta un’operazione di consapevolezza, in quanto equivale a costruire una propria visione di se stessi e del mondo: io narratore nel momento in cui racconto qualcosa opero una selezione, un’organizzazione del materiale disponibile. Molti psicoterapeuti individuano nell’attività del narrarsi il fulcro del processo terapeutico. Il terapeuta deve usare gli stessi criteri selettivi e costruttivi che usa uno scrittore nel produrre una storia, allo scopo di aiutare l’utente a “ri-scrivere” la sua biografia. In questo modo all’interno del setting si produce una storia di cui utente e terapeuta costituiscono i co-narratori. Tale prassi d’intervento è sostenuta dalla “scoperta” teorica di un modo specifico di funzionamento della mente: il pensiero narrativo. Il terapeuta entra nel mondo ipotetico del “come se” dell’utente, e lo facilita nell’assunzione di responsabilità, nel rischiare possibilità diverse, aprire un copione di vita che si ripeteva sempre nello stesso modo, la aiuta a riaprire il finale, in quanto gli offre la possibilità di togliere la parola fine. In questo senso si parla di narrazione creativa. Non spetta però al terapeuta proporre una storia diversa, egli può limitarsi a dare degli stimoli, mettere in figura qualcosa che è sullo sfondo…sostanzialmente quella che il terapeuta compie è una riorganizzazione del campo narrativo, giocando con gli elementi della storia dell’utente.

Il teatro si inserisce in questo contesto come mezzo attraverso il quale condurre il dialogo fra contingente e necessario, accompagnandoci nella scoperta di nuovi scenari entro cui situare le nostre esperienze. Nel corso del laboratorio si sperimenteranno differenti modalità di creazione ed utilizzo delle storie quali strumenti a sostegno dello sviluppo delle potenzialità personali di ogni individuo. Verrà illustrato inoltre l’approccio multimodale BASICPh messo a punto dal drammaterapeuta israeliano Mooli Lahad e la tecnica 6-PSM (Six Pieces Story Making) per la valutazione delle risorse di coping dell’utente attraverso la fiabazione.

I contenuti del laboratorio possono essere adattati/rimodulati a  seconda delle esigenze specifiche della sede, in relazione ad una determinata tipologia di utenza e/o in relazione ad un primo/secondo livello di approfondimento delle attività proposte. 


Per Info
Direttore: Tea Baldini Anastasio
Sede operativa: Via Melo da Bari n. 96, Bari
Telefono: 3396366750
E-mail: olisticarte@gmail.com

Evento globale

Como- Lab. di Arteterapia condotto da Pamela Palomba

sabato 10 marzo, 09:00 » domenica 11 marzo, 18:00

LA CREATIVITA' DEL BAMBINO TRA BIDIMENSIONALITA' E TRIDIMENSIONALITA'
AREA RELAZIONALE

Parte prima – Dallo scarabocchio al segno, dal segno alla figura e ritorno

L'attività grafica è un mezzo che il bambino possiede per analizzare, descrivere, narrare gli avvenimenti e le cose ed anche uno strumento d'espressione della propria vita emotiva. Dallo scarabocchio per il solo piacere del movimento alla fase figurativa. Anche l'attività grafica dell'adulto può allontanarsi dal pre-figurato riscoprendo lo scarabocchio come momento caotico-liberatorio per reinvestire, a partire da questi segni liberi, la realtà di nuovi significati scoprendo nuove forme e nuove possibilità di connetterle tra di loro.

Parte seconda – Il bambino e la tridimensionalità: comunicare attraverso l'argillaParte prima – Dallo scarabocchio al segno, dal segno alla figura e ritorno

L'attività grafica è un mezzo che il bambino possiede per analizzare, descrivere, narrare gli avvenimenti e le cose ed anche uno strumento d'espressione della propria vita emotiva. Dallo scarabocchio per il solo piacere del movimento alla fase figurativa. Anche l'attività grafica dell'adulto può allontanarsi dal pre-figurato riscoprendo lo scarabocchio come momento caotico-liberatorio per reinvestire, a partire da questi segni liberi, la realtà di nuovi significati scoprendo nuove forme e nuove possibilità di connetterle tra di loro. 


Per Info
Direttore: Federico Padovani
Telefono 031.5140146

Cell.: 389.8776062
E-mail: info@como.artiterapie-italia.it

Evento globale

Foggia - Lab. di Musicoterapia condotto da Michele Verrastro

sabato 10 marzo, 09:00 » domenica 11 marzo, 18:00

MUSICOTERAPIA RECETTIVA ANALITICA - I LIVELLO
AREA RELAZIONALE

Il laboratorio propone la tecnica della Musicoterapia Recettiva Analitica esplorando la I fase prevista secondo il metodo, attuata tramite l'ascolto di brani proposti dal docente ma anche scalette musicali portate dagli allievi per rappresentare se stessi al gruppo come previsto nella II fase del metodo. Durante il laboratorio verranno esplorate le diverse modalità di utilizzo della verbalizzazione, a seconda della finalità e dell'utenza.


Per Info
Direttore: Dalila Mancusi
Telefono: 348.8624668
Email: info@foggia.artiterapie-italia.it


Evento globale

Imperia - Lab. La tecnica della fiabazione condotto dal Presidente di Artedo Stefano Centonze

sabato 10 marzo, 09:00 » domenica 11 marzo, 18:00

LA TECNICA DELLA FIABAZIONE: LABORATORIO SULLA COSTRUZIONE DELLE FIABE E DELLE STORIE PER CONOSCERSI E CONOSCERE
AREA CRESCITA PERSONALE

Nel laboratorio sulla costruzione delle fiabe e delle storie si attivano i processi di identificazione con i personaggi, reali o immaginari, delle stesse, che guidano l’operatore verso l’acquisizione di un punto di vista “altro” rispetto ai propri vissuti ed al proprio essere nel mondo. Tale nuovo vertice di osservazione, la cui conquista è agevolata dalla riscoperta della creatività, svela soluzioni utili non solo per la rilettura dei rapporti con gli altri, ma anche per la vita quotidiana. E vale, in particolar modo, nella relazione d’aiuto, laddove l’inibizione dell’accesso al canale verbale per taluni utenti, sposta la centralità dell’interazione sulla comunicazione non verbale, di senso, quale comunicazione vera e immediata, in grado di svelare le zone buie dell’operatore che, nell’accezione psicodinamica delle fiabe, è rappresentata dall’antagonista. Appare, dunque, significativo che egli, attraverso un apposito percorso personale in gruppo, sia in grado di riconoscere i processi di proiezione che ostacolano la relazione d’aiuto ed acquisire la giusta distanza che permette di riconoscere e distinguere i propri oggetti interni da quelli dell’altro a cui prestare, liberamente e senza condizionamenti, il necessario sostegno.


Per Info
DirettoreDott.ssa Barbara Nani
Imperia: presso cooperativa costa balenae via Rambaldo 44, 18100 Imperia
Telefono: 347.3108899
Email:  artedoliguria@gmail.com


Evento globale

L'Aquila - Lab. di Musicoterapia condotto da Angelo Molino

sabato 10 marzo, 09:00 » domenica 11 marzo, 18:00

MUSICOTERAPIA IMMAGINATIVA: INTRODUZIONE AL METODO GIM
AREA CRESCITA PERSONALE

Scopo del laboratorio è di poter dare a tutti gli allievi una introduzione alla Musicoterapia Immaginativa attraverso il Metodo GIM. Vivere momenti in cui sperimentare creativamente la propria sensibilità e cultura musicale sarà un’opportunità per esprimersi e attraverso la guida del Musicoterapeuta. I partecipanti sperimenteranno gli elementi di base dell’arte del mondo del metodo GIM e la possibilità di creare un repertorio personale creato appositamente sui vari stati motivi.


Per Info
DirettoreDott.ssa Benedetta Cerasani
Telefono: 3475372314
Email: igirasoliassociazione@gmail.com

Evento globale

Roma - Lab. di Arteterapia condotto da Ilaria Caracciolo

sabato 10 marzo, 09:00 » domenica 11 marzo, 18:00

MODELLO TRASFORMATIVO GRUPPALE INTEGRATO: APPLICAZIONI ATTRAVERSO AL GRUPPO
AREA RELAZIONALE

L’utilizzo delle tecniche arteterapiche con finalità educative, preventive, riabilitative, terapeutiche attraverso il lavoro di gruppo. Teorie e tecniche dell’utilizzo dello strumento gruppale in Arteterapia per favorire l’attivazione di dinamiche (come: rispecchiamento, condivisione emotiva, ecc.) con finalità terapeutica, intendendo con ciò la possibilità di avviare una rielaborazione dei contenuti dell’individuo ad un livello profondo, intrapsichico, attraverso la relazione nel qui ed ora con il Gruppo e con il Conduttore, quale che sia la finalità del processo Arteterapico.


Per Info
DirettoreDott.ssa Luisa Brotzu
Sede operativa: Via Giovanni Botero n. 16/a - Metro A fermata COLLI ALBANI
Telefono: 377.6821214
Mail: artedoroma@gmail.com



Evento globale

Trento - Lab. di Musicoterapia condotto da Eleonora Morino

sabato 10 marzo, 09:00 » domenica 11 marzo, 18:00

MUSICOTERAPIA PREVENTIVA IN AMBITO EDUCATIVO-SCOLASTICO: LA CONOSCENZA DI SE', DELL'ALTRO, ALFABETIZZARE ALLE EMOZIONI
AREA RELAZIONALE

In questo laboratorio verranno proposte attività musicoterapiche rivolte alla scuola dell’infanzia e primaria. Verranno forniti agli allievi alcuni suggerimenti di laboratori per attivare l’espressività, la creatività, per facilitare le relazioni all’interno del gruppo-classe, per conoscere ed esaminare le proprie sensazioni ed emozioni, per stimolare la comunicazione non verbale, per favorire la conoscenza di sè, dell’altro per potenziare l’autostima ed i tempi di concentrazione, attraverso il canale corporeo-sonoro-musicale.

Verranno proposti dei materiali, strumenti di semplice utilizzo, anche non convenzionali, utili per la creazione di una buona relazione, e per facilitare il movimento (teli, carta, elastici, materiali sensoriali e di riciclo, strumenti musicali creati e non). Le finalità dell’intervento sono quelle di armonizzare gli aspetti della personalità, mettere in atto ciò che è in potenza e migliorare la qualità dell'elaborazione dell'esperienza. Anche in ambito educativo, come negli altri ambiti applicativi, la Musicoterapia realizza i propri obiettivi attraverso una metodologia centrata sulla relazione, basandosi su un principio olistico di considerazione del bambino, sulla osservazione diretta, sul muovere da ciò che il bambino ci propone: le tecniche della Musicoterapia non mirano all'istruzione esercitativa, ma alla libera espressione e comunicazione e all'apprendimento attraverso l'esperienza. Il gruppo dovrà iniziare un “viaggio” nel mondo della comunicazione non verbale, dove le possibilità relazionali del gruppo saranno scandite da momenti empatici dinamici, statici, con il corpo e gli strumenti. In questo percorso saranno analizzati diversi aspetti delle dinamiche non verbali: l'aspetto sonoro ritmico e melodico, l'aspetto ludico, la dinamica, l’utilizzo dello strumento, dello spazio e del movimento, l'aspetto sensoriale. Al termine di ogni esperienza i partecipanti saranno invitati a raccontare le proprie emozioni, o semplicemente a disegnare, con materiali diversi a disposizione.

Il momento della verbalizzazione è molto importante per “chiudere l’esperienza” personale e gruppale, in quanto emergono i vissuti emozionali e la condivisione favorisce l’unione del gruppo.

Al termine verrà redatto ed elaborato in gruppo un esempio di Progetto di Musicoterapia rivolto alla Scuola dell’infanzia e/o Primaria.


Per Info
DirettoreCinzia Zeni
Telefono: 347.9846730
E-mail: info@trento.artiterapie-italia.it